Spartalizumab aggiunto a Dabrafenib e a Trametinib sembra sicuro ed efficace nel melanoma avanzato, BRAF V600-mutato
L'aggiunta di Spartalizumab a Dabrafenib e Trametinib è apparsa sicura ed efficace per i pazienti precedentemente non-trattati con melanoma non-operabile, in fase avanzata o metastatico, con mutazione BRAF V600.
Tutti e nove i pazienti valutati hanno ottenuto una risposta confermata. Inoltre, il profilo di sicurezza per il regime a tripletta è risultato in linea con quello osservato negli studi precedenti di questi farmaci.
La terapia mirata e gli inibitori del checkpoint immunitario hanno migliorato notevolmente i risultati per i pazienti con melanoma con mutazione BRAF V600, non-resecabile o metastatico.
La combinazione dell'inibitore BRAF V600 Dabrafenib ( Tafinlar ) e dell'inibitore MEK Trametinib ( Mekinist ) ha indotto risposte profonde e rapide che hanno prolungato la sopravvivenza a 3 anni o più per questa popolazione di pazienti.
Spartalizumab, un anticorpo IgG4 anti-PD1 umanizzato che blocca il legame con PD-L1 e PD-L2, è apparso ben tollerato come monoterapia in uno studio in aperto di fase 1 su pazienti con tumori solidi, compreso il melanoma.
E' stato progettato lo studio COMBI-i di fase 3 per valutare l'efficacia e la sicurezza di Spartalizumab in combinazione con Dabrafenib e Trametinib nei pazienti naive al trattamento con melanoma e mutazione BRAF V600, non-resecabile o metastatico.
Tutti i pazienti avevano una malattia in stadio IIIC o stadio IV senza storia di metastasi al sistema nervoso centrale e stato di performance ECOG pari a 0 o 1.
La prima parte dello studio a tre fasi è stata progettata per determinare il regime raccomandato di fase 3 della tripla combinazione.
Le dosi iniziali più appropriate sono risultate: Spartalizumab 400 mg per via endovenosa ogni 4 settimane, con Dabrafenib 150 mg per via orale due volte al giorno e Trametinib 2 mg per via orale una volta al giorno.
L'endpoint primario era rappresentato dalla tossicità dose-limitante. Gli endpoint secondari includevano sicurezza, sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), sopravvivenza globale ( OS ), tasso di risposta globale, durata della risposta, tasso di controllo della malattia e farmacocinetica.
Al momento del cutoff dei dati, nove pazienti ( età media, 45 anni, range 35-69 ), tutti con malattia in stadio IV, erano stati trattati nella parte sicurezza dello studio.
Tutti e nove i pazienti erano di razza bianca, e sette ( 78% ) erano di sesso maschile.
Il follow-up mediano è stato di 5.5 mesi ( intervallo, 4.7-7.2 ).
Un paziente ( 11% ) ha interrotto il trattamento a causa di un evento avverso. Gli altri otto pazienti sono rimasti in trattamento al cutoff dei dati.
La durata mediana dell'esposizione al farmaco è stata di 149 giorni per Spartalizumab e di 167 giorni per Trametinib e Dabrafenib.
Tutti e nove i pazienti hanno richiesto almeno una interruzione del trattamento o una riduzione della dose, principalmente a causa di eventi avversi.
Tutti e nove i pazienti hanno presentato eventi avversi di grado 3 o di grado 4. Queste erano principalmente anormalità di laboratorio ed epatotossicità.
Gli eventi avversi più comuni sono stati piressia ( 100% ), brividi ( 78% ) e mal di testa ( 67% ).
Quattro pazienti hanno manifestato gravi eventi avversi. Questi includevano quattro casi di piressia e un caso ciascuno di danno renale acuto, diarrea, epatite, epatotossicità e aumento delle transaminasi.
Tutti e nove i pazienti ( 100%, IC 95%, 66.4-100 ) hanno ottenuto una risposta confermata dai criteri RECIST, e tre pazienti ( 33% ) hanno ottenuto una risposta completa.
Tutti i pazienti hanno presentato risposte dalla prima valutazione di base, eseguita il primo giorno del quarto ciclo.
Le altre due fasi di COMBI-i sono in corso. ( Xagena2018 )
Fonte: Chemotherapy Foundation Symposium, 2018
Onco2018 Dermo2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Contributo dell'inibizione di MEK al trattamento combinato di inibitori BRAF/MEK del melanoma con mutazione BRAF: studio COLUMBUS
Nella parte 1 dello studio COLUMBUS, i pazienti con melanoma avanzato con mutazione BRAF V600 sono stati assegnati in modo...
Sopravvivenza globale con Atezolizumab di prima linea in combinazione con Vemurafenib e Cobimetinib nel melanoma avanzato positivo alla mutazione BRAFV600: studio IMspire150
L'analisi primaria dello studio di fase 3 IMspire150 ha mostrato un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione ( PFS )...
Combinazione di Dabrafenib e Trametinib rispetto alla combinazione di Nivolumab e Ipilimumab per pazienti con melanoma BRAF-mutante avanzato: studio DREAMseq-ECOG-ACRIN EA6134
La combinazione di blocco di PD-1 / blocco di CTLA-4 e doppia inibizione di BRAF / MEK hanno mostrato benefici...
Cessazione dell'inibitore BRAF prima della progressione della malattia nel melanoma metastatico
Il melanoma con mutazione BRAF trattato con inibitore BRAF +/- MEK ( terapia mirata ) ha un alto tasso di...
Spartalizumab più Dabrafenib e Trametinib per melanoma metastatico o melanoma non-resecabile con mutazione BRAF V600
I dati preclinici hanno indicato che la combinazione di un anticorpo anti-PD-1 più Dabrafenib e Trametinib presenta un'attività antitumorale superiore...
Aggiornamento a 5 anni dello studio COLUMBUS: Encorafenib più Binimetinib rispetto a Vemurafenib o Encorafenib nei pazienti con melanoma con mutazione BRAF V600
Il trattamento combinato con inibitori di BRAF e MEK ha dimostrato benefici sulla sopravvivenza libera da progressione ( PFS )...
Atezolizumab, Vemurafenib e Cobimetinib come trattamento di prima linea per melanoma positivo alla mutazione BRAF V600 avanzato non-resecabile: studio IMspire150
Lo studio IMspire150 ha valutato il trattamento di combinazione di prima linea con inibitori BRAF più MEK e terapia del...
Braftovi a base di Encorafenib nel trattamento del cancro di colon e retto e del melanoma nei pazienti con mutazione BRAF V600
Braftovi, il cui principio attivo è Encorafenib,.trova indicazione nel trattamento di certi tipi di cancro le cui cellule presentano una...
Associazione dello stato di mutazione di BRAF V600E/K e precedente inibizione di BRAF/MEK con gli esiti di Pembrolizumab nel melanoma avanzato
Il sequenziamento ottimale degli inibitori del checkpoint immunitario e la terapia mirata per il melanoma con mutazione BRAF V600E/K non...
Nivolumab nei pazienti con melanoma avanzato BRAF wild-type - Studio CheckMate 066: dati a 5 anni
Lo studio CheckMate 066 ha esaminato la monoterapia con Nivolumab ( Opdivo ) come trattamento di prima linea per i...